Sogni – Scritti di un Maestro Zen a un maestro di Spada – Takuan Sōhō

Buongiorno a tutti,

oggi sono qui per parlarvi di Sogni – Scritti di un Maestro Zen a un maestro di Spada, di Takuan Sōhō pubblicato in Italia da Luni Editrice nel 1995.  

Takuan Sōhō fu uno dei più importanti Maestri Zen della scuola Rinzai. Nacque nel 1573 da due agricoltori di Tajima, e visse cercando di infondere lo spirito Zen in tutti gli aspetti della vita. Infatti, fu merito di Takuan se l’arte della spada, come espressione di sola tecnica, e lo Zen meditativo si fusero, dando vita ad un’arte per raggiungere l’elevazione spirituale.  Takuan morì nel 1645 e, secondo una leggenda, il suo ultimo gesto prima di morire fu quello di scrivere l’ideogramma yume (“sogno”).

Sogni – Scritti di un Maestro Zen a un maestro di Spada è composto da tre saggi rivolti alla classe dei samurai. Gli scritti esortano il lettore a porre l’attenzione sulla conoscenza di sé stesso e sull’acquisizione della consapevolezza del vivere.

Il volume è molto breve, ma ho preferito distribuire la lettura in più giorni così da poter cercare di interiorizzare ogni parola. Le parole di Takuan non si limitano alla sola arte della spada, ma lancia molti spunti di riflessione che ho sentito molto vicini e attuali.

“Il termine ignoranza indica l’assenza di illuminazione, l’oscurità. È come dire inganno, errore, illusione”.

Si parla di illuminazione come conoscenza, pratica e impegno. Takuan sostiene che “la mente non dovrebbe mai essere rinchiusa in noi stessi”, ma è necessario lasciarla libera. Se la mente si fissa in una preoccupazione o paura, sicuramente ne verremmo sopraffatti e non riusciremo più a reagire. Per spiegare questa sua teoria, porta l’esempio di un duello: se si osserva la spada che sta per colpire lasciando che la propria mente si blocchi a causa della paura, sicuramente quella spada ci colpirà.

Takuan ci parla anche del valore della vita: “Nulla ci sta maggiormente a cuore della vita. Non importa se un uomo sia ricco o povero, ma se non vivrà per un periodo sufficientemente lungo, non porterà a termine i propositi veri per cui la vita va spesa. Anche se si dovessero spendere tutte le nostre ricchezze, la vita è qualcosa che varrebbe sempre la pena di acquistare”.

Un concetto che mi affascina molto del Giappone è quello di ukiyo, ossia di mondo fluttuante. Il mondo è visto come inconsistente ed effimero, perciò è necessario vivere la vita istante per istante. Perciò sono rimasta molto colpita, da Takuan quando paragona la felicità, e in senso ampio, la vita a un lume accedo la notte.

“Il cielo e la terra sono il rifugio del viandante delle Diecimila Cose. Il tempo che scorre è come colui che può viaggiare attraverso generazioni. Questa vita fluttuante è come un sogno. Quanto durerà la nostra felicità? Gli antichi accendevano lumi e si divertivano la notte. Vi era sicuramente una ragione”.

L’impegno e la costanza sono molto importanti per iniziare qualsiasi percorso. Così Takuan ci esorta: “Se si va avanti senza lesinare i propri sforzi, imparando un ideogramma cinese al giorno, si sarà in grado di comprendere qualsiasi cosa. Il significato di Funzione dovrebbe essere compreso per mezzo del detto:<<Un viaggio lungo mille miglia inizia con un solo passo>>.”

Infine, Takuan ci esorta ad aprire la mente e a non lasciare che un intralcio oscuri la nostra visione: “È come nel caso del Monte Fuji che viene nascosto da un albero con i rami molto fitti, tanto che non si riesce a vederlo. Ma è possibile che un monte sia completamente nascosto dall’albero? Il monte viene nascosto dall’albero a causa della ristrettezza di chi lo guarda e dall’albero che intralcio la visione stessa. La visione ristretta di chi guarda viene intralciata dall’albero, ecco perché il monte risulta nascosto. Se si continua a pensare che l’albero nasconda l’intero monte è solo a causa dei limiti della nostra visione”.

Tuttavia, queste che ho trascritto sono solo alcuni dei passi che mi hanno colpito di più. Il libro è davvero un piccolo tesoro di riflessioni.

E voi lo avete letto? Cosa ne pensate? Fatemi sapere!

Grazie per avermi letto anche oggi, a presto

Mimi

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4 pensieri su “Sogni – Scritti di un Maestro Zen a un maestro di Spada – Takuan Sōhō

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