La canzone di Achille – Madeline Miller | Recensione

Buongiorno a tutti,

oggi sono qui per parlarvi di La canzone di Achille, un romanzo scritto da Madeline Miller e pubblicato in Italia nel 2013 da Sonzogno.

Titolo: La canzone di Achille Autore: Madeline Miller Link Amazon: https://amzn.to/2XdVEYj

Di cosa parla?

Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia della caduta di Troia. In particolare, si concentra sulla storia d’amicizia e poi d’amore tra Achille e Patroclo.

Il romanzo è frutto della fantasia dell’autrice combinato con le informazioni a nostra disposizione.

Un piccolo estratto: qui.

Cosa ne penso?

La canzone di Achille racconta la storia d’amore tra Achille e Patroclo, alternando le informazioni a nostra disposizione con la fantasia dell’autrice.

Patroclo a nove anni uccide un altro ragazzo durante una discussione. Per questo motivo viene esiliato e mandato presso la corte di re Peleo. Durante questi anni inizia a stringere amicizia con Achille, un sentimento però che cresce pian piano fino a diventare qualcosa di più. I due trascorrono momenti davvero felici, ma Achille è destinato ad essere un eroe e il suo destino lo richiama ai suoi doveri e ai suoi responsabilità.

Madeline Miller dipinge un Achille in cui il suo lato di semi-dio domina la scena per bellezza, forza e temperamento. Achille è destinato a rimanere nella Storia e lui ne è ben consapevole. Alla sua figura si affianca quella di Patroclo, un umano e in quanto tale un mortale. Per contrapposizione Patroclo, al fianco ad Achille, risulta fragile, insicuro e quasi un inetto.

Achille e Patroclo rappresentano due giovani dai caratteri completamente diversi, ma non per questo meno uniti. L’amore tra loro è forte nella vita così come nella morte. Le battaglie che devono affrontare non sono solo nei campi di battaglia, ma anche nella vita quotidiana. Infatti non solo Patroclo è un esiliato e senza più il titolo di principe, ma deve anche difendere la propria relazione omosessuale con Achille dalle chiacchiere e maldicenze che circolano nell’accampamento. I due devono lottare contro chi vorrebbe separarli.

Il romanzo procede un po’ lento ed è narrato dal punto di vista di Patroclo. La scrittura è semplice. Ho apprezzato il fatto che venga ripresa la mitologia classica e sia ben inserita all’interno della storia.

Tuttavia, sebbene non sia stata una lettura spiacevole, c’è stata una scelta dell’autrice che non mi ha completamente convinta. Infatti attraverso le pagine seguiamo la crescita personale di Patroclo e iniziamo a conoscere un Patroclo dai forti principi e che si pronuncia con forza contro la guerra e la violenza. Nonostante ciò, nelle ultime pagine del romanzo tutto questo percorso sembra essere misteriosamente scomparso: Patroclo inizia a prendere delle decisioni decisamente incoerenti. Per questo motivo non mi è piaciuto il finale e questo sentimento ha compromesso il mio giudizio su questo romanzo. Infatti, avrei potuto leggermente sorvolare su questo aspetto -non è certo il primo libro che ha un finale non all’altezza della storia- tuttavia l’intero romanzo si incentra proprio sulla sua figura e i suoi principi.

In conclusione penso che questo libro racchiuda molte potenzialità, ma personalmente le avrei sviluppate in modo diverso.

E voi lo avete letto? Cosa ne pensate? Fatemi sapere!

Grazie per avermi letto anche oggi, a presto

Mimi

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